Sono stati esaminati gli effetti del pretrattamento con statine ad alte dosi ( 40 mg di Rosuvastatina [ Crestor ] o 80 mg di qualsiasi altra statina ) e a dosi basse o moderate ( meno di 40 mg di Rosuvastatina o meno di 80 mg di ogni altra statina ) sulla gravità dell’ictus ischemico nella pratica clinica.
È stato effettuato uno studio osservazionale sui ricoveri per ictus ischemico per un periodo di 3 anni ( 2008-2010 ).
La gravità lieve dell’ictus è stata definita come punteggio alla scala NIHSS ( NIH Stroke Scale ) minore o uguale a 5 al momento del ricovero.
Tra 969 pazienti con ictus ischemico, il 23% stava assumendo dosi da basse a moderate di statine e il 4.1% stava assumendo alte dosi prima dell’ictus.
Le statine sono state associate a più bassi punteggi alla scala NIHSS al momento del ricovero ( media 4 per i pazienti senza statine, 4 per i pazienti a basse e moderate dosi di statine, e 2 per alte dosi di statine; P=0.010 ).
Dopo aggiustamento per variabili multiple, il pretrattamento con statine è risultato associato a una più alta probabilità di gravità lieve dell’ictus ( odds ratio, OR=1.64 per dosi da basse a moderate e OR=3.30 per alte dosi di statine ) così come nella analisi abbinata per punteggio di propensione (OR=2.02 per dosi da basse a moderate e OR=3.50 per alte dosi di statine ).
In conclusione, il pretrattamento con statine è associato a una minore gravità dell’ictus, ad alte dosi così come a dosi moderate. ( Xagena2013 )
Martínez-Sánchez P et al, Neurology 2013; 80: 19: 1800-1805
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