Si è valutato se il trattamento con statine prima o dopo un ictus ischemico acuto abbia un effetto sul rischio di emorragia intracerebrale acuta, emorragia intracerebrale post-acuta e mortalità entro 90 giorni.
I dati sono stati ricercati nel Virtual International Stroke Trials Archive, un archivio internazionale di dati di studi clinici.
Sono stati confrontati i pazienti con precedente trattamento con statine e quelli con recente assunzione di statine entro 3 giorni dopo ictus ischemico acuto con pazienti senza esposizione a statine.
Gli esiti di interesse erano emorragia intracerebrale acuta sintomatica, qualsiasi emorragia intracerebrale acuta, emorragia intracerebrale post-acuta e mortalità durante il follow-up di 3 mesi.
In totale sono stati analizzati 8.535 pazienti ( età media: 70 anni, 54% maschi, punteggio mediano basale NIH Stroke Scale 13 ).
L'uso precedente di statine non è risultato fortemente associato con emorragia intracerebrale sintomatica ( odds ratio, OR=1.33 ) o qualsiasi emorragia intracerebrale ( OR aggiustato 1.35 ).
Non c'è stata evidenza di interazione tra precedente uso di statine e trombolisi.
L’inizio della somministrazione di statine non era associato con emorragia intracerebrale post-acuta ( hazard ratio, HR=1.60 ).
È stata segnalata più bassa mortalità a 90 giorni nei pazienti con precedente uso di statine ( HR aggiustato 0.84 ) e soprattutto con l’inizio precoce di assunzione di statine ( HR aggiustato 0.67 ).
In conclusione, l’uso di statine precedente a ictus ischemico acuto non ha causato complicazioni emorragiche precoci, a prescindere dal trattamento di trombolisi.
Una nuova assunzione precoce delle statine dopo ictus ischemico acuto non ha influenzato il rischio di emorragia intracerebrale post-acuta, ma potrebbe essere associato a ridotta mortalità. ( Xagena2016 )
Scheitz JF et al, Neurology 2016; 86: 1590-1596
Neuro2016 Farma2016