Nel corso del 28th International Stroke Conference 2003 dell’American Stroke Association , tenutosi a Phoenix in Usa , i Ricercatori del Northwestern Memorial Hospital di Chicago hanno studiato i pazienti che stavano assumendo Aspirina , valutando se i dosaggi di Acido Acetil Salicilico impiegati avessero un significativo effetto antiaggregante piastrinico.
Allo studio hanno partecipato 129 pazienti con ictus ischemico , TIA o stenosi dell’arteria cerebrale , a cui era stata prescritta l’Aspirina come prevenzione secondaria della malattia cerebrovascolare.
Trentacinque pazienti stavano assumendo Aspirina a basso dosaggio ( 81 mg ) , mentre i rimanenti 94 pazienti assumevano un dosaggio pieno ( 325 mg ).
Quarantun pazienti utilizzavano una formulazione gastroprotetta di Aspirina.
Il 63% dei pazienti che assumeva Aspirina a basso dosaggio hanno presentato funzioni piastriniche normali rispetto al 28% di coloro che assumeva un dosaggio pieno.
Il 63% di coloro che assumeva Aspirina gastroprotetta aveva normali funzioni piastriniche.
Da questo studio emerge che l’Aspirina assunta a basso dosaggio o sotto forma di preparazione gastroprotetta non garantisce un effetto antiaggregante piastrinico.
Gli Autori consigliano che i pazienti sottoposti a trattamento con Aspirina per la prevenzione secondaria delle malattie cerebrovascolari dovrebbero sottoporsi, in modo periodico , ad esami per controllare l’effetto antiaggregante del farmaco. ( Xagena 2003 )
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