L’attacco ischemico transitorio ( TIA ) nei bambini ha ricevuto decisamente meno attenzione rispetto ai TIA degli adulti.
I fattori di rischio di ictus dopo TIA nei bambini sono relativamente sconosciuti.
Uno studio ha voluto determinare la percentuale di bambini che vanno incontro a ictus dopo TIA e i fattori di rischio associati all’ictus dopo attacco ischemico transitorio.
Sono state esaminate le cartelle cliniche dei bambini ricoverati nell’anno 2010 presso il Boston Children’s Hospital ( Stati Uniti ).
Sono stati inclusi nello studio i bambini che erano stati valutati nel corso del 2009 fino al 2010 per TIA e disponevano di immagini di risonanza magnetica.
E’ stato esaminato l'imaging di follow-up fino ad agosto 2014 per ictus successivo.
Sono stati identificati 63 bambini che avevano sperimentato un TIA.
Il tempo medio di imaging di follow-up è stato di 4.5 anni dopo la presentazione di TIA.
Tra i 63 bambini, 10 ( 16% ) hanno sviluppato evidenza radiologica di danno cerebrale ischemico nel corso del periodo di follow-up.
Quattro di 10 ( 6% ) bambini hanno presentato anomalie di diffusione alla risonanza magnetica per immagini alla presentazione del TIA, mentre 8 ( 13% ) sono andati incontro a un ictus dopo il TIA.
L’arteriopatia, il sesso femminile, e i disturbi autoimmuni sono risultati significativamente associati con l’ictus dopo il TIA.
Nella coorte di bambini studiata, l’ictus si è verificato dopo TIA a un tasso simile a quello osservato negli adulti, ma i fattori di rischio per l'ictus dopo TIA nei bambini sono diversi. ( Xagena2016 )
Lehman LL et al, Stroke 2016; 47: 88-93
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