È stata esaminata l'influenza dell'attività fisica pre-ictus sulla gravità dell'ictus acuto.
I dati dei pazienti con primo ictus sono stati recuperati da registri con un disegno trasversale.
Le variabili erano: attività fisica, età, sesso, fumo, diabete, ipertensione e trattamento con statine, gravità dell'ictus, infarto miocardico, nuovo ictus durante la degenza ospedaliera e durata dell'assistenza ospedaliera presso l'unità per ictus.
L'attività fisica è stata valutata con la scala SGPALS ( Saltin-Grimby Physical Activity Level Scale ) IV LIvello, e la gravità dell'ictus è stata valutata con la scala NIHSS ( National Institutes of Health Stroke Scale ).
È stata stimata la gravità dell'ictus ed è stato confrontato il livello di attività fisica e gravità dell'ictus.
Lo studio ha incluso 925 pazienti con un'età media di 73.1 anni e il 45.2% erano donne.
I pazienti che hanno riportato livelli di attività fisica leggeri o moderati avevano più probabilità di presentare un ictus lieve ( punteggio NIHSS da 0 a 5 ) rispetto ai pazienti fisicamente inattivi in un modello che includeva anche l'età più giovane come predittore ( odds ratio, OR=2.02 per attività fisica e OR=0.97 per età ).
Il valore esplicativo era limitato al 6.8%.
L'attività fisica pre-ictus è risultata associata a una forma meno grave di ictus, e sia l'attività fisica leggera come camminare almeno 4 ore alla settimana, sia l'attività fisica moderata 2-3 ore a settimana sono sembrate essere benefiche.
L'inattività fisica è stata associata a un aumento della gravità dell'ictus.
Lo studio ha inidicato che l'attività fisica e la giovane età potrebbero causare un ictus meno grave. Sia l'attività fisica leggera come camminare almeno 4 ore a settimana che l'attività fisica moderata 2-3 ore a settimana sembrano essere utili. ( Xagena2018 )
Reinholdsson M et al, Neurology 2018; 91: e1461-e1467
Neuro2018