L’FDA ( Food and Drug Administration ) dal 2003, sulla base dei risultati dell’Heart Protection Study, prevede l’impiego delle statine nell’ictus e nella malattia cerebrovascolare.
Ricercatori dell’UCLA Medical Center di Los Angeles hanno condotto uno studio osservazionale su 100 pazienti con ictus ischemico e TIA ( attacco ischemico transitorio ), con l’obiettivo di verificare l’impatto sulla pratica clinica delle indicazioni per le statine nell’ictus.
Sono state prese in considerazione le linee-guida nazionali e internazionali ( National Cholesterol Education Program Adult Treatment Panel III, European Joint Task Force II ), i criteri di ingresso all’Heart Protection Study e le indicazioni dell’FDA sulla base dell’Heart Protection Study.
L’end point dello studio era rappresentato dalle percentuali di pazienti che hanno incontrato i criteri validati dagli studi clinici e approvati dall’FDA americana per iniziare una terapia con le statine.
L’età media dei pazienti era di 74 anni, il 64% era rappresentato da donne ed il 74% era di razza bianca.
Dei 100 pazienti, 20 erano già in terapia con le statine prima dell’arruolamento.
I criteri per iniziare un trattamento con statine sono stati incontrati dal 48% dei pazienti per il National Cholesterol Education Program III, dal 38% per l’European Joint Task Force II, dal 92% per l’Heart Protection Study e dal 100% per l’FDA.
Questo studio ha mostrato che la maggior parte dei pazienti colpiti da ictus ischemico ha incontrato i criteri, validati dagli studi clinici, per iniziare il trattamento con una statina. ( Xagena2005 )
Ovbiagele B et al, Arch Neurol 2005; 62: 67-72
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