I giovani adulti che hanno sofferto di un ictus ischemico e di un attacco ischemico transitorio ( TIA ) hanno una probabilità 2.3 volte più alta di risultare positivi alla Cannabis all’esame delle urine, rispetto ai soggetti più anziani.
Questo è il primo studio caso-controllo che ha mostrato un possibile collegamento con l'aumento del rischio di ictus da Cannabis.
La Cannabis è ritenuta dalla gente una sostanza relativamente sicura.
Sebbene una relazione temporale sia stata riportata in studi precedenti, non è mai stata confermata l'associazione di ictus e TIA con l’uso di Cannabis.
Sono stati compiuti screening urinari per la Cannabis tra i 160 pazienti di età compresa tra 18-55 anni, con ictus ischemico ( n=150 ) o TIA ( n=10 ).
E’ stato poi effettuato un confronto tra i pazienti ricoverati rispetto a un gruppo di controllo simile per età, sesso ed etnia, sottoposti a screening per la Cannabis utilizzando campioni anonimi di urina ottenuti per altre indicazioni.
Il 15.6% ( n=25 ) dei pazienti con ictus ischemico e TIA presentavano positività per la Cannabis; questi pazienti avevano più probabilità di essere di sesso maschile e fumatori di tabacco.
In confronto, solo l’8.1% ( n=13 ) dei campioni di urina del gruppo di controllo è risultato positivo per la Cannabis.
Non è stata osservata alcuna differenza di età e di fattori di rischio vascolari tra coloro che hanno fatto uso di Cannabis e i non-utilizzatori.
Questo studio ha fornito, ad oggi, la più forte evidenza di una associazione tra Cannabis e ictus, con i pazienti con ictus ischemico e TIA che avevano una probabilità due volte maggiore di avere, in tempi recenti, fatto uso della Cannabis. ( Xagena2013 )
Fonte: International Stroke Conference, 2013
Neuro2013 Psyche2013