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Danno renale sugli esiti clinici a seguito di ricanalizzazione endovascolare


È stata determinata l'influenza del danno renale sugli esiti clinici a 3 mesi e il rischio di ictus ricorrente nei pazienti che presentano occlusione emergente dei grandi vasi ( ELVO ) trattata con trattamento endovascolare emergente ( EVT ).

Sono stati inclusi pazienti con ictus con coinvolto circolo anteriore a causa di ostruzione dei grandi vasi sottoposti a trattamento endovascolare in 21 Centri.

Sono state utilizzate regressioni multivariate per valutare l'associazione di danno renale con mortalità, indipendenza funzionale ( punteggio alla Scala di Rankin modificata mRS 0–2 ) e miglioramento funzionale ( spostamento del punteggio mRS ) a 3 mesi.

L'associazione tra danno renale e rischio di ictus ricorrente è stata valutata mediante una analisi di regressione multivariata a rischio concorrente.

Sono stati arruolati in totale 628 pazienti con occlusione dei grandi vasi ( età media 64.7 anni, punteggio mediano alla scala NIHSS [ NIH Stroke Scale ] 17 punti, 99 con danno renale, 15.8% ) sottoposti a trattamento endovascolare.

Dopo aggiustamento per altre variabili rilevanti, l'analisi di regressione multivariata ha indicato che il danno renale era indipendentemente associato all'indipendenza funzionale ( odds ratio aggiustato, aOR 0.53, P=0.035 ) a 3 mesi ma non con la mortalità o il miglioramento funzionale.

L'analisi di regressione multivariata del rischio concorrente ha mostrato che i pazienti con danno renale che avevano ricevuto terapia endovascolare avevano un rischio significativamente più elevato di ictus ricorrente ( hazard ratio aggiustato, aHR 2.56, P=0.009 ) rispetto a quelli con normale funzione renale.

Dallo studio è emerso che il danno renale è un predittore indipendente di indipendenza funzionale a 3 mesi e rischio a lungo termine di ictus ricorrente nei pazienti con ostruzione dei grandi vasi sottoposti a trattamento endovascolare. ( Xagena2020 )

Xiao L et al, Neurology 2020; 94: 464-473

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