Nonostante si ritenga che dopo un ictus i livelli di glicemia si innalzino per poi ridiscendere nel giro di poche ore, la storia naturale e le cause di questo fenomeno non sono chiare.
Ricercatori del Princess Alexandra Hospital a Brisbane in Australia, hanno condotto uno studio per determinare in maniera più precisa le fluttuazioni dei livelli di glicemia dopo ictus e identificare i fattori che influenzano questi livelli nella fase post-ictale.
I livelli di glucosio sono stati misurati ogni 4 ore e fino a 48 ore dopo l’evento ictale nei pazienti con ictus ischemico senza una precedente diagnosi di diabete.
È stata valutata anche la relazione tra fattori basali, come la NIH Stroke Scale, e la glicemia.
Nella coorte di 124 pazienti il livello medio di glucosio è stato di 6,6 mmol/l durante il periodo osservazionale, senza cambiamenti nel corso del tempo.
In base ai modelli utilizzati gli ictus più gravi e le terapie per l’abbassamento della glicemia sono risultati associati a livelli glicemici più elevati nel post-ictus.
Dopo la divisione della coorte in due gruppi, i livelli di glicemia del gruppo con valori iniziali inferiori 6.0 mmol/l sono aumentati, mentre quelli del gruppo con valori iniziali superiori a 6.0 mmol/l sono diminuiti fino al valore medio globale.
In conclusione, i livelli ematici di glucosio sono rimasti costanti per almeno 48 ore dopo l’ictus nei pazienti con ictus ischemico e senza diabete.
I livelli seriali di glicemia risultano più elevati nei pazienti con forme più gravi di ictus.
Valori medi inizialmente alti o bassi di glicemia si riportano nella media nel corso del tempo; questa variazione potrebbe, tuttavia, essere legata puramente a un fenomeno statistico senza essere necessariamente indicativa di una risoluzione degli alterati livelli glicemici. ( Xagena2008 )
Wong AA et al, Neurology 2008; 70:1036-1041
Neuro2008 Endo2008