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Stenting intracranico di occlusione aterosclerotica subacuta sintomatica versus stenosi


Sono disponibili dati limitati riguardo al risultato di angioplastica / stenting per l’occlusione aterosclerotica subacuta dell'arteria intracranica, spesso associata a un progressivo sviluppo dei sintomi nella parte di cervello recuperabile sotto minaccia ischemica a causa dello scarso apporto di sangue collaterale.

Tra i 177 pazienti sottoposti ad angioplastica e/o stenting per grave steno-occlusione intracranica sintomatica, 26 avevano un’occlusione aterosclerotica subacuta delle arterie intracraniche.

L’esito dopo stenting carotideo ( n=22 ) è stato valutato in base al successo procedurale ( ritorno del flusso anterogrado e stenosi residua minore del 50% ), tasso di eventi avversi ( ictus o morte ), e ristenosi ( maggiore del 50% ) utilizzando la regressione dei rischi proporzionali di Cox ponderata nella coorte e in sottogruppi separati.

Un’efficace ricanalizzazione è stata raggiunta nel 95% dei casi.

Si sono verificati 3 eventi avversi ( 13.6% ) tra i pazienti sottoposti a stenting per occlusione, di cui 2 ictus maggiori e 1 decesso non-legato alla procedura.

Un buon risultato ( Rankin Scale modificata 2 o meno ) è stato raggiunto nel 73% dei casi.

Nella coorte totale, nessuna differenza significativa è stata osservata tra il gruppo occlusione e il gruppo stenosi in termini di rischio di eventi avversi ( hazard ratio per il gruppo di occlusione, 1.055 ) o rischio di ristenosi ( hazard ratio per il gruppo di occlusione, 1.2 ).

Una tendenza verso un tasso maggiore di eventi avversi è stata osservata in età avanzata ( più di 65 anni ), peggioramento progressivo, stent con palloncino espandibile, e nessuna storia di un test P2Y12 preprocedurale.

In conclusione, in una coorte di pazienti sottoposti ad angioplastica / stenting per l’occlusione aterosclerotica subacuta dell'arteria intracranica, non è stata osservata alcuna differenza significativa nei tassi di eventi avversi. Tuttavia, vari fattori, tra cui l'età, tendevano ad essere associati a un alto tasso di eventi. ( Xagena2011 )

Lü PH et al, Stroke 2011; 42: 3470-3476


Neuro2011



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