Coloro che sopravvivono ad un ictus, e smettono di assumere Aspirina ( Acido AcetilSalicilico ) hanno un rischio triplo di andare incontro ad un ictus entro un mese.
Uno studio, condotto da Ricercatori dell’Università di Losanna in Svizzera hanno analizzato i dati di tutti i pazienti ricoverati presso il Centro per TIA ( attacchi ischemici transitori ) o ictus nel periodo compreso tra il 2002 ed il 2004.
Sono stati selezionati 309 pazienti con ictus o TIA, che stavano assumendo da lungo periodo Aspirina per la prevenzione secondaria dell’infarto miocardico o dell’ictus.
La popolazione esaminata aveva 71 anni, e per il 62% era di sesso maschile.
Il 69% aveva ipertensione, il 20% diabete e nel 14% erano fumatori.
Il 52% aveva dislipidemia ed il 36% soffriva di malattia coronarica.
L’Aspirina era assunta a dosaggi di 100 o 300 mg/die.
Tredici pazienti hanno interrotto l’assunzione di Aspirina un mese prima di essere colpiti da ictus.
Il 77% degli ictus ischemici, associati alla sospensione dell’Aspirina si sono presentati nei primi 8 giorni dall’interruzione dell’assunzione del farmaco.
Nel rimanente 23%, l’ictus si è presentato dopo 9-30 giorni dalla sospensione.
Un terzo, circa, dei pazienti dello studio ha interrotto per propria scelta l’assunzione di Aspirina a causa di sanguinamento minore o mancanza di compliance.
In circa i 2/3 dei pazienti i medici avevano ordinato di sospendere l’Aspirina per il presentarsi di sanguinamento minore o per procedure chirurgiche minori. ( Xagena2005 )
Fonte: American Stroke Association / International Stroke Conference, 2005
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