Diversi studi hanno collegato l'emicrania con aura ad un aumentato rischio di ictus ischemico, in particolare tra le donne.
I dati relativi al rapporto tra emicrania ed esito funzionale degli eventi ischemici cerebrali sono scarsi.
È stato compiuto uno studio prospettico di coorte tra 27.852 donne arruolate nel Women's Health Study, per le quali sono state raccolte informazioni su emicrania e valori di colesterolo; le donne non avevano sofferto di un precedente evento ictale o attacco ischemico transitorio ( TIA ) al basale.
L'emicrania è stata classificata come: nessuna anamnesi di emicrania; emicrania attiva con aura; emicrania attiva senza aura; anamnesi di emicrania.
I possibili esiti funzionali sono stati: nessun ictus o attacco ischemico transitorio, attacco ischemico transitorio, e ictus con punteggio alla scala Rankin modificata ( mRS ) da 0 a 1, da 2 a 3, e da 4 a 6.
Durante un periodo di follow-up medio di 13.5 anni, si sono verificati 398 episodi di TIA e 345 casi di ictus ischemico.
Rispetto alle donne senza anamnesi di emicrania e senza episodi di attacco ischemico transitorio o ictus, le donne che hanno riportato emicrania con aura avevano un rischio relativo aggiustato pari a 1.56 per l’attacco ischemico transitorio, 2.33 per l’ictus con punteggio alla scala Rankin modificata da 0 a 1, 0.82 per punteggio da 2 a 3, e 1.18 per punteggio da 4 a 6.
Nessun rischio di esito è risultato significativamente elevato per le donne che hanno sperimentato l'emicrania senza aura, o che avevano una storia pregressa di emicrania.
In conclusione, i risultati di questo studio prospettico di coorte di grandi dimensioni hanno suggerito che le donne con emicrania con aura corrono un maggiore rischio di sperimentare un attacco ischemico transitorio o un ictus ischemico con un buon esito funzionale. ( Xagena2010 )
Rist PM et al, Circulation 2010; 122: 2551-2557
Neuro2010