I pazienti che vanno incontro a perdita della visione dopo ictus possono recuperarla parzialmente grazie ad una terapia che rafforza l’attività delle cellule nervose.
La terapia del recupero visivo ( VRT, vision restoration therapy ) consiste nell’identificazione di regioni del campo visivo che sono state solo parzialmente danneggiate dall’evento ictale o dal trauma, e successiva stimolazione.
L’esercizio può essere svolto a casa, e richiede un apparecchio computerizzato.
Sono sufficienti sessioni di 30 minuti, 2 volte al giorno.
Gli stimoli visivi permettono di indurre un processo, denominato neuroplasticità.
Durante la neuroplasticità, l’attività nervosa associata alla visione si rafforza, permettendo un ripristino di alcune funzioni visive.
Uno studio, compiuto presso l’Università di Magdeburgo in Germania, ha valutato la terapia del recupero visivo su 15 pazienti per 6 mesi e su 9 pazienti per 12 mesi.
Dopo 6 mesi di terapia, gli stimoli rilevabili sono aumentati del 54-63%.
La continuazione della terapia per altri 6 mesi ( 12 mesi in totale ) ha prodotto ulteriori miglioramenti.
Dopo l’interruzione della terapia i benefici si sono mantenuti per un periodo superiore a 3 anni.
I risultati della terapia del ripristino visivo sono, tuttavia, variabili.
In 1/3 dei pazienti studiati la terapia non ha avuto effetto o solo un effetto minimo.
Un terzo ha avuto un effetto modesto, ed un terzo ha presentato un miglioramento significativo.( Xagena2005 )
Fonte: American Stroke Association / International Stroke Conference, 2005
Neuro2005