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La qualità di vita diminuisce dopo il primo ictus ischemico


È stato condotto uno studio per determinare la storia naturale a lungo termine e i predittori di qualità di vita nei pazienti sopravvissuti a un primo ictus ischemico senza ricorrenza di ictus o infarto del miocardio.

Nello studio di popolazione e multietnico Northern Manhattan Study, è stata valutata in maniera prospettica la qualità di vita a 6 mesi e a cadenza annuale per 5 anni utilizzando l’indice Spitzer della qualità della vita, su una scala di 10 punti.

Lo status funzionale è stato valutato utilizzando l’indice Barthel a intervalli regolari e la funzione cognitiva con il Mini-Mental State Examination a 1 anno.

Sono stati identificati 525 pazienti con ictus ischemico incidente di età uguale o superiore a 40 anni ( età media: 68.6 anni ).

L’indice di qualità di vita è diminuito dopo l’ictus ( cambiamento annuale: -0.10 ), dopo aggiustamento per età, sesso, razza-etnicità, educazione, assicurazione, umore depresso, gravità dell’ictus, continenza della vescica e lateralità dell’ictus.

Questa diminuzione è rimasta quando l’indice di Barthel maggiore o uguale a 95 è stato aggiunto al modello come covariata tempo-dipendente e anche lo stato funzionale ha predetto l’indice di qualità di vita.

I cambiamenti nell’indice di qualità di vita nel tempo hanno mostrato differenze in base allo stato assicurativo ( p per interazione=0.0017 ), con una diminuzione per i pazienti con assicurazione Medicaid o senza assicurazione ( p minore di 0.0001 ), ma non per quelli con Medicare o assicurazione privata ( p=0.98 ).

In conclusione, in questo studio di popolazione, la qualità di vita è diminuita annualmente fino a 5 anni dopo l’ictus tra i sopravvissuti che non sono andati incontro a recidiva o infarto miocardico e in modo indipendente da altri fattori di rischio.
L’indice di qualità di vita è diminuito maggiormente tra i pazienti assicurati con Medicaid, ed è risultato associato a età, umore, gravità dell’ictus, incontinenza urinaria, status funzionale, cognizione e lateralità dell’ictus. ( Xagena2010 )

Dhamoon MS et al, Neurology 2010; 75: 328-334



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