Una ricerca condotta in alcuni Ospedali di Londra ha valutato la disfunzione intestinale, che colpisce numerosi pazienti che sopravvivono ad un ictus.
Attraverso un questionario sono stati individuati i pazienti colpiti da ictus con costipazione o incontinenza fecale.
Questi pazienti sono stati assegnati in modo random ad un gruppo di intervento o ad un gruppo di controllo.
L’intervento consisteva in una serie di raccomandazioni diagnostico-terapeutiche al medico di famiglia, e di un programma clinico-educazionale rivolto al paziente.
A 6 mesi, la percentuale di movimenti intestinali alla settimana, definiti come “normali��?, è risultata maggiore nel gruppo di intervento ( 72% versus 55%; p = 0,027 ) che nel gruppo controllo, così come numero medio di movimenti intestinali a settimana ( 5,2 versus 3,6; p = 0,005 ).
Non è stata invece osservata una riduzione significativa dell’incontinenza fecale.
A 12 mesi i pazienti del gruppo di intervento avevano una maggiore probabilità di modificare la loro dieta ( odds ratio, OR: 3,1 ), di assumere liquidi ( OR = 4,2 ), di controllare il proprio intestino e di richiedere una visita al proprio medico per problemi intestinali. ( Xagena2004 )
Harari D et al, Stroke 2004; 35: 2543-2548
Neuro2004