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Aumentato rischio di ictus tra le donne ipertese che fanno uso di terapia ormonale sostitutiva, ma non per le donne normotese


Ricercatori danesi analizzando i dati del Danish Nurse Study hanno cercato di identificare sottogruppi di donne che fossero particolarmente sensibili alla terapia ormonale sostitutiva ( HRT ).

Il Danish Nurse Study ha preso avvio nel 1993.
Un questionario sullo stile di vita e sull’impiego della terapia ormonale sostitutiva è stato spedito alle infermiere danesi di età superiore ai 44 anni.
Sono stati rispediti 19.898 questionari , pari all’85,8% degli invii.

Le donne in postmenopausa senza una precedente malattia cardiovascolare e cerebrovascolare e senza tumore erano 13.122.

Nel 1993 il 28% delle donne in postmenopausa stavano assumendo la terapia ormonale sostitutiva, il 14,3% l’aveva assunta in passato, mentre il 57,7% non era mai stata trattata con HRT.

Durante il periodo osservazionale , terminato il 31 dicembre 1998, ci sono stati 144 casi di ictus emorragico o ischemico.

In generale l’esposizione alla terapia sostitutiva non è risultata sensibilmente associata ad ictus.
Tuttavia nelle donne che presentavano ipertensione è stato osservato un aumento significativo del rischio di ictus.

L’hazard ratio, confrontando le donne ipertese che non avevano mai assunto terapia sostitutiva con quelle che ne facevano uso, è risultato del 2,35.

Le donne normotese non hanno invece presentato alcun aumento del rischio di ictus con la terapia ormonale sostitutiva. ( Xagena2003 )

Lokkegaard E et al, Arch Neurol 2003; 60:1379-1384


Neuro2003


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