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Una anormale regolazione della glicemia aumenta il rischio di ictus nei pazienti con ictus ischemico minore o attacco ischemico transitorio


La presenza di diabete mellito o alterata glicemia a digiuno è associata a un aumentato rischio di ictus nei pazienti con ictus minore o attacco ischemico transitorio ( TIA ).

Si è valutato se una anormale regolazione della glicemia contribuisca a un nuovo ictus nei pazienti con ictus ischemico minore o attacco ischemico transitorio.

Sono stati ricavati i dati dello studio CHANCE ( Clopidogrel in High-risk patients with Acute Nondisabling Cerebrovascular Events ).
I pazienti con ictus minore o TIA sono stati suddivisi in 3 gruppi: pazienti con diabete mellito, alterata glicemia a digiuno e normale glicemia a digiuno.

L'esito primario era un nuovo ictus ischemico o un nuovo ictus emorragico a 90 giorni ed è stata valutata l'associazione tra stato della regolazione della glicemia e rischio di ictus.

Tra i 5.135 pazienti inclusi, 1.587 ( 30.9% ), 409 ( 8.0% ) e 3.139 ( 61.1% ) sono stati identificati, rispettivamente, con diabete mellito, alterata glicemia a digiuno, e normale glicemia.

Rispetto al livello normale, l’alterata glicemia a digiuno ( 11.0% vs 6.9%; hazard ratio aggiustato, aHR=1.57 ) e diabete mellito ( 15.8% vs 6.9%; aHR=2.38 ) sono stati associati a un aumentato rischio di ictus 3 mesi dopo un ictus minore o un TIA dopo aggiustamentop per le potenziali covariate.
È stata trovata una debole associazione a J tra glicemia a digiuno e rischio di ictus con un nadir di 4.9 mmol/l.

In conclusione, sia l’alterata glicemia a digiuno sia il diabete mellito sono risultati associati a un aumentato rischio di ictus nei pazienti con ictus minore o TIA. ( Xagena2016 )

Pan Y et al, Neurology 2016; 87: 1551-1556

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